"L'intercettazione
in cui si sente Jessica Pulizzi dire alla sorella Alice 'Eramu n'casa a
mamma l'ha uccisa a Denise' e' stata scoperta non dalla parte civile,
ma dal perito nominato dalla Corte d'appello di Palermo, Massimo
Mendolia, e dal sovrintendente Rivertoni, della polizia di Roma.
Quest'ultimo ha effettuato la ripulitura e il filtraggio dell'audio". Lo
precisa l'avvocato Giacomo Frazzitta, legale di parte civile che
assiste Piera Maggio.
"Noi non avevamo mai ascoltato questa frase che, checche' ne dica la difesa, si sente chiaramente", aggiunge.
L'incarico di effettuare una nuova perizia sulla conversazione, il 30 gennaio, sara' affidato a due tecnici romani. "Siamo felici - conclude l'avvocato Frazzitta - cosi' si potra' porre fine alle millanterie". La frase contestata, che potrebbe rivelarsi decisiva ai fini del processo e sulla base della quale la Procura di Marsala ha avviato un procedimento per omicidio a carico di ignoti, e' contenuta in un'intercettazione ambientale dell'11 ottobre 2004. FONTE: marasalaviva.it
Denise, disposta una nuova perizia su intercettazione Jessica.
La Corte d'appello di Palermo, presieduta da Raimondo Lo Forti, ha disposto una nuova perizia sulla intercettazione della conversazione tra Alice Pulizzi e la sorella Jessica dalla quale emergeva il coinvolgimento della madre delle due ragazze, Anna Corona, nel sequestro e nell' uccisione di Denise Pipitone, la bimba scomparsa da Mazara del Vallo il 1 settembre del 2004.
Sotto processo in appello, dopo un'assoluzione di primo grado, e' Jessica Pulizzi, sorellastra della bambina scomparsa, accusata di sequestro di persona.
A produrre l'intercettazione, riemersa dopo anni di indagini, e' stata la difesa di parte civile della madre di Denise, Piera Maggio. Durante la conversazione, Alice dice a Jessica che a uccidere la bambina sarebbe stata la madre, Anna Corona. "La conversazione e' molto disturbata - ha obiettato la difesa della Pulizzi - e non e' assolutamente utilizzabile".
Oggi sul banco dei testi, davanti alla Corte d'appello, e' salite Alice Pulizzi che ha negato di avere mai accusato la madre. Anche per questo, per avere dati certi sulla conversazione, i giudici hanno disposto che venga riascoltata e trascritta da un collegio di periti.
Dopo la notizia della nuova intercettazione la Procura di Marsala ha aperto un'inchiesta, stavolta non per sequestro di persona, ma per omicidio. L'udienza e' stata rinviata al prossimo 30 gennaio.
"L'intercettazione in cui si sente Jessica Pulizzi dire alla sorella Alice 'Eramu n'casa a mamma l'ha uccisa a Denise' e' stata scoperta non dalla parte civile, ma dal perito nominato dalla Corte d'appello di Palermo, Massimo Mendoli'a, e dal sovrintendente Rivertoni, della polizia di Roma. Quest'ultimo ha effettuato la ripulitura e il filtraggio dell'audio". Lo precisa l'avvocato Giacomo Frazzitta, legale di parte civile che assiste Piera Maggio.
"Noi non avevamo mai ascoltato questa frase che, checche' ne dica la difesa, si sente chiaramente", aggiunge.
L'incarico di effettuare una nuova perizia sulla conversazione, il 30 gennaio, sara' affidato a due tecnici romani. "Siamo felici - conclude l'avvocato Frazzitta - cosi' si potra' porre fine alle millanterie". La frase contestata, che potrebbe rivelarsi decisiva ai fini del processo e sulla base della quale la Procura di Marsala ha avviato un procedimento per omicidio a carico di ignoti, e' contenuta in un'intercettazione ambientale dell'11 ottobre 2004. FONTE: marasalaviva.it
"Noi non avevamo mai ascoltato questa frase che, checche' ne dica la difesa, si sente chiaramente", aggiunge.
L'incarico di effettuare una nuova perizia sulla conversazione, il 30 gennaio, sara' affidato a due tecnici romani. "Siamo felici - conclude l'avvocato Frazzitta - cosi' si potra' porre fine alle millanterie". La frase contestata, che potrebbe rivelarsi decisiva ai fini del processo e sulla base della quale la Procura di Marsala ha avviato un procedimento per omicidio a carico di ignoti, e' contenuta in un'intercettazione ambientale dell'11 ottobre 2004. FONTE: marasalaviva.it
Denise, disposta una nuova perizia su intercettazione Jessica.
La Corte d'appello di Palermo, presieduta da Raimondo Lo Forti, ha disposto una nuova perizia sulla intercettazione della conversazione tra Alice Pulizzi e la sorella Jessica dalla quale emergeva il coinvolgimento della madre delle due ragazze, Anna Corona, nel sequestro e nell' uccisione di Denise Pipitone, la bimba scomparsa da Mazara del Vallo il 1 settembre del 2004.
Sotto processo in appello, dopo un'assoluzione di primo grado, e' Jessica Pulizzi, sorellastra della bambina scomparsa, accusata di sequestro di persona.
A produrre l'intercettazione, riemersa dopo anni di indagini, e' stata la difesa di parte civile della madre di Denise, Piera Maggio. Durante la conversazione, Alice dice a Jessica che a uccidere la bambina sarebbe stata la madre, Anna Corona. "La conversazione e' molto disturbata - ha obiettato la difesa della Pulizzi - e non e' assolutamente utilizzabile".
Oggi sul banco dei testi, davanti alla Corte d'appello, e' salite Alice Pulizzi che ha negato di avere mai accusato la madre. Anche per questo, per avere dati certi sulla conversazione, i giudici hanno disposto che venga riascoltata e trascritta da un collegio di periti.
Dopo la notizia della nuova intercettazione la Procura di Marsala ha aperto un'inchiesta, stavolta non per sequestro di persona, ma per omicidio. L'udienza e' stata rinviata al prossimo 30 gennaio.
"L'intercettazione in cui si sente Jessica Pulizzi dire alla sorella Alice 'Eramu n'casa a mamma l'ha uccisa a Denise' e' stata scoperta non dalla parte civile, ma dal perito nominato dalla Corte d'appello di Palermo, Massimo Mendoli'a, e dal sovrintendente Rivertoni, della polizia di Roma. Quest'ultimo ha effettuato la ripulitura e il filtraggio dell'audio". Lo precisa l'avvocato Giacomo Frazzitta, legale di parte civile che assiste Piera Maggio.
"Noi non avevamo mai ascoltato questa frase che, checche' ne dica la difesa, si sente chiaramente", aggiunge.
L'incarico di effettuare una nuova perizia sulla conversazione, il 30 gennaio, sara' affidato a due tecnici romani. "Siamo felici - conclude l'avvocato Frazzitta - cosi' si potra' porre fine alle millanterie". La frase contestata, che potrebbe rivelarsi decisiva ai fini del processo e sulla base della quale la Procura di Marsala ha avviato un procedimento per omicidio a carico di ignoti, e' contenuta in un'intercettazione ambientale dell'11 ottobre 2004. FONTE: marasalaviva.it
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