🔵 IL PRIMO SETTEMBRE 2018 - RICORRENZA 14esimo ANNIVERSARIO DEL SEQUESTRO DI DENISE PIPITONE
#Video Tg4 Edizione ore 11.30 del 31 agosto
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#Video Studio Aperto del 31 agosto ore 12.25
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ALCUNI SERVIZI ONLINE
Scomparsa Denise, i genitori: «Aspettiamo ancora giustizia»
31/08/2018 - 16:54 di Redazione
MAZARA DEL VALLO (TRAPANI) - «Sono trascorsi 14 anni dal sequestro della nostra bambina, nulla è cambiato, la mancanza di verità e giustizia permane nel tempo. Chi sono i colpevoli del rapimento di Denise? Su questo non abbiamo dubbi, senza dover aggiungere altro». Lo scrivono, sul blog informazione.cerchiamodenise.it, Piera Maggio e Piero Pulizzi, genitori di Denise Pipitone, la bambina scomparsa l’1 settembre 2004 a Mazara del Vallo.
Denise all’epoca non aveva compiuto ancora quattro anni. La bimba giocava davanti casa a Mazara quando, intorno a mezzogiorno, è stata rapita. Il suo sequestro a distanza di tanti anni rimane ancora un mistero. «Noi genitori - proseguono Piera Maggio e Piero Pulizzi - meritiamo e pretendiamo risposte certe e concrete dalla giustizia italiana. I bambini non spariscono nel nulla. Rimaniamo in attesa, impantanati dentro verità nascoste, dietro l’omertà e la codardia di alcuni».
«A tutti coloro che sono stati coinvolti nel nostro caso, in ogni senso, poniamo una domanda: - continuano - se fosse stata vostra figlia a ricevere tanto male, vi sareste rassegnati davanti a tanta immane crudeltà e ingiustizia? Non avremo mai pace finché non ci sarà giustizia e verità, tanto meno l’avranno i responsabili». Con una nota diffusa oggi, intanto, il sindaco di Mazara del Vallo, Nicola Cristaldi, i componenti della sua giunta e i consiglieri comunali hanno espresso a Piera Maggio e a Piero Pulizzi vicinanza e solidarietà in occasione, domani, del 14simo anniversario della scomparsa di Denise.
https://www.lasicilia.it/news/trapani/184902/scomparsa-denise-i-genitori-aspettiamo-ancora-giustizia.html
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🔵 #ANSA Denise: genitori, aspettiamo giustizia
Domani 14esimo anniversario del sequestro della bambina
#MAZARA DEL VALLO (#TRAPANI),
31 AGO - "Sono trascorsi 14 anni dal sequestro della nostra bambina, nulla è cambiato, la mancanza di verità e giustizia permane nel tempo. Chi sono i colpevoli del rapimento di Denise? Su questo non abbiamo dubbi, senza dover aggiungere altro". Lo scrivono su informazione.cerchiamodenise.it Piera Maggio e Piero Pulizzi, genitori di Denise Pipitone, la bambina di 4 anni scomparsa l'1 settembre 2004 a Mazara del Vallo. Il suo sequestro è ancora un mistero. "Noi genitori - proseguono Piera Maggio e Piero Pulizzi - meritiamo e pretendiamo risposte certe e concrete dalla giustizia italiana. I bambini non spariscono nel nulla.
Rimaniamo in attesa, impantanati dentro verità nascoste, dietro l'omertà e la codardia di alcuni. Non avremo mai pace finché non ci sarà giustizia e verità, tanto meno l'avranno i responsabili".
http://www.ansa.it/sicilia/notizie/2018/08/31/denise-genitori-aspettiamo-giustizia_db1b6bff-54b5-49f3-b473-a859d893e27f.html
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Quattordici anni dalla scomparsa di Denise, genitori: “Mancanza verità permane nel tempo”
LA BIMBA SCOMPARSA A MAZARA L'1 SETTEMBRE DEL 2004
di Redazione | 31/08/2018
Sono trascorsi 14 anni dal sequestro della nostra bambina, nulla è cambiato, la mancanza di verità e giustizia permane nel tempo. Chi sono i colpevoli del rapimento di Denise? Su questo non abbiamo dubbi, senza dover aggiungere altro”. Lo scrivono, sul blog informazione.cerchiamodenise.it, Piera Maggio e Piero Pulizzi, genitori di Denise Pipitone, la bambina scomparsa l’1 settembre 2004 a Mazara del Vallo.
Denise all’epoca non aveva compiuto ancora quattro anni. La bimba giocava davanti casa a Mazara quando, intorno a mezzogiorno, è stata rapita. Il suo sequestro a distanza di tanti anni rimane ancora un mistero. “Noi genitori – proseguono Piera Maggio e Piero Pulizzi – meritiamo e pretendiamo risposte certe e concrete dalla giustizia italiana. I bambini non spariscono nel nulla. Rimaniamo in attesa, impantanati dentro verità nascoste, dietro l’omertà e la codardia di alcuni”. “A tutti coloro che sono stati coinvolti nel nostro caso, in ogni senso, poniamo una domanda: – continuano – se fosse stata vostra figlia a ricevere tanto male, vi sareste rassegnati davanti a tanta immane crudeltà e ingiustizia? Non avremo mai pace finché non ci sarà giustizia e verità, tanto meno l’avranno i responsabili”.
Con una nota diffusa oggi, intanto, il sindaco di Mazara del Vallo, Nicola Cristaldi, i componenti della sua giunta e i consiglieri comunali hanno espresso a Piera Maggio e a Piero Pulizzi vicinanza e solidarietà in occasione, domani, del 14simo anniversario della scomparsa di Denise.
https://www.blogsicilia.it/trapani/quattordici-anni-dalla-scomparsa-di-denise-genitori-mancanza-verita-permane-nel-tempo/451391/
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Quattordici anni fa la scomparsa di Denise a Mazara, i genitori: "Cerchiamo ancora la verità"
31 Agosto 2018
«Sono trascorsi 14 anni dal sequestro della nostra bambina, nulla è cambiato, la mancanza di verità e giustizia permane nel tempo. Chi sono i colpevoli del rapimento di Denise? Su questo non abbiamo dubbi, senza dover aggiungere altro». Lo scrivono, sul blog informazione.cerchiamodenise.it, Piera Maggio e Piero Pulizzi, genitori di Denise Pipitone, la bambina scomparsa l’1 settembre 2004 a Mazara del Vallo.
Denise all’epoca non aveva compiuto ancora quattro anni. La bimba giocava davanti casa a Mazara quando, intorno a mezzogiorno, è stata rapita. Il suo sequestro a distanza di tanti anni rimane ancora un mistero. «Noi genitori - proseguono Piera Maggio e Piero Pulizzi - meritiamo e pretendiamo risposte certe e concrete dalla giustizia italiana. I bambini non spariscono nel nulla. Rimaniamo in attesa, impantanati dentro verità nascoste, dietro l’omertà e la codardia di alcuni».
«A tutti coloro che sono stati coinvolti nel nostro caso, in ogni senso, poniamo una domanda: - continuano - se fosse stata vostra figlia a ricevere tanto male, vi sareste rassegnati davanti a tanta immane crudeltà e ingiustizia? Non avremo mai pace finché non ci sarà giustizia e verità, tanto meno l’avranno i responsabili». Con una nota diffusa oggi, intanto, il sindaco di Mazara del Vallo, Nicola Cristaldi, i componenti della sua giunta e i consiglieri comunali hanno espresso a Piera Maggio e a Piero Pulizzi vicinanza e solidarietà in occasione, domani, del 14simo anniversario della scomparsa di Denise.
http://trapani.gds.it/2018/08/31/quattordici-anni-fa-la-scomparsa-di-denise-a-mazara-i-genitori-cerchiamo-ancora-la-verita_908333/
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Caso Denise, Da quel tragico 1 settembre 2004 Mazara del Vallo non è stata più la stessa… Riflessioni a 14 anni esatti dal sequestro senza giustizia
Riflessioni a 14 anni esatti dal sequestro (senza giustizia) della piccola Denise Pipitone
31 Ago 2018
Domani 1 settembre ricorre il 14esimo anniversario del rapimento della piccola Denise Pipitone, strappata all’affetto dei suoi cari il primo settembre 2004. Lo scorso 26 ottobre Denise avrebbe compiuto 17 anni. Sarà ancora una ricorrenza tristissima per la madre Piera Maggio e per Piero Pulizzi (vedi entrambi in foto n.2), padre naturale di Denise, che in questi anni, assistiti dal loro legale Giacomo Frazzitta, non hanno perso la speranza sia di ritrovare la loro piccola, sicuramente rapita davanti quasi la porta di casa, in via Domenico La Bruna, che di avere un po’ di giustizia.
Tutto è iniziato quella mattina di 14 anni fa, a ora di pranzo, quando la piccola stava giocando in strada con i cugini e la nonna era intenta a preparare il pranzo, mentre la mamma si trovava a un corso di formazione. Nel giro di pochi minuti nessuno ha avuto più notizie su Denise Pipitone. Nel giro di qualche ora la Città fu invasa da mezzi delle forze dell’ordine con un elicottero che ha iniziato a sorvolarla per alcuni giorni al fine di individuare qualche movimento che potesse portare al ritrovamento della piccola che all’epoca aveva ancora tre anni.
Piera Maggio Piero Pulizzi A distanza di anni sono ancora ignoti i suoi sequestratori, perché è chiaro che la bimba fu sequestrata e certamente per qualche motivo per il quale la stessa era ovviamente innocente. Jessica Pulizzi, sorellastra all’epoca dei fatti diciassettenne, finì sotto accusa per il rapimento della bimba. Ma la giovane, oggi 30enne, è stata prosciolta dall’accusa nei diversi gradi della giustizia civile per “l’assenza di indizi e prove certe”. Secondo la Cassazione, recente sentenza, non c’erano infatti elementi per dimostrare “che nei 15 minuti indicati come orario del possibile rapimento Jessica lo abbia compiuto”.
Sono in molti, e non solo i più stretti familiari di Denise Pipitone, a pensare che in quelle prime ore dalla scomparsa della piccola non si siano fatti passi nella giusta direzione per il ritrovamento della piccola. Le prime ore della scomparsa sarebbero state cruciali per l’esito delle ricerche e per le indagini; ci sarebbero dei vuoti nell’indagine che avrebbero compromesso la possibilità di risalire ai colpevoli di questa complessa vicenda.
Lo scorso ottobre si era aperto improvvisamente un nuovo canale di indagini grazie ad una fonte anonima che ha consentito agli inquirenti di trovare frammenti di impronta. I nuovi accertamenti, chiesti dall’avvocato Giacomo Frazzitta e da Piera Maggio, madre di Denise, sono scattati infatti dalla segnalazione legata alle impronte, fatta dall’inviata di Mattino Cinque Agnese Virgillitto. Tali impronte, rilevate dagli investigatori in vari luoghi e su diverse auto, saranno sottoposte a un esame per la ricerca del Dna. Ma perché soltanto a distanza di 13 anni? A quanto pare anche questa pista non avrebbe portato a scoprire qualcosa di importante.
Stando a quello che sono i fatti reali aldilà dei processi ecc.. chi ha rapito Denise, non viene da lontano. Difficilmente un estraneo qualunque rapisce una bambina sconosciuta, in una periferia qualsiasi di Mazara del Vallo. Coloro che hanno rapito Denise Pipitone, sapevano benissimo chi era e cosa facevano. L’omertà regna inesorabile su tutta questa triste storia.
In questi anni la mamma della piccola Denise non si è fermata mai e ha sempre cercato di tenere viva l’attenzione sulle ricerche della piccola. Ha anche creato un sito – www.cerchiamodenise.it – in cui ci sono canzoncine cantante dalla bambina, messaggi per la figlia e recapiti per fornire informazioni. (in copertina una foto scattata oggi davanti la casa di Denise Pipitone).
Ritornando alla ricorrenza, tristissima, di domani auspichiamo che le Istituzioni facciano sentire, anche concretamente, la vicinanza a Piera Maggio e Piero Pulizzi che con mille sacrifici, soprattutto economici, tentano di mantenere viva la speranza di ritrovare la propria piccola e di avere giustizia.
Nel frattempo questa mattina è arrivata una breve nota dal Comune di Mazara attraverso al quale si legge: “Il Sindaco di Mazara del Vallo, on. Nicola Cristaldi, la Giunta e l’intero Consiglio Comunale, esprimono ai familiari ed in particolare ai genitori di Denise, Piera Maggio e Piero Pulizzi , i sentimenti di vicinanza e solidarietà nell’ennesimo anniversario della scomparsa, il quattordicesimo. Nonostante siano trascorsi tanti anni senza alcuna notizia della piccola, la speranza di Piera Maggio che un giorno possa riabbracciare Denise è la speranza della comunità mazarese”.
Chi ha seguito, come me, fin dall’inizio la storia, tragica, della scomparsa (per rapimento) della piccola Denise, non ha certamente perso la speranza che un giorno, la giovane Denise possa ritornare a casa e riabbracciare i genitori. Una cosa è certa, la storia della Città di Mazara del vallo dal 1 settembre 2004 è certamente cambiata; per anni nell’opinione pubblica nazionale ed internazionale la parola Mazara del Vallo, prima associata alla più grande comunità marinara mediterranea, ha evocato quella pagina nera relativa al sequestro della bimba.
Nell’immaginario collettivo quella vicenda ha cambiato, negativamente, la percezione del senso di sicurezza ed ha innescato nuove paure, mai prima provate, all’interno delle famiglie; dopo il “Caso-Denise” Mazara del Vallo non è stata più la stessa città.
Francesco Mezzapelle
https://www.primapaginamazara.it/caso-denise-da-quel-tragico-1-settembre-2004-mazara-del-vallo-non-e-stata-piu-la-stessa-riflessioni-a-14-anni-esatti-dal-sequestro-senza-giustizia/
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Denise Pipitone, storia della bambina scomparsa a Mazara del Vallo
“Non avremo mai pace finché non ci sarà giustizia e verità, tanto meno l' avranno i responsabili”, hanno scritto i genitori di Denise, rapita quando aveva quasi 4 anni
31 Ago. 2018
“Sono trascorsi quattordici anni dal sequestro della nostra bambina, nulla è cambiato, la mancanza di verità e giustizia permane nel tempo. Chi sono i colpevoli del rapimento di Denise? Su questo non abbiamo dubbi, senza dover aggiungere altro. Noi genitori, meritiamo e pretendiamo delle risposte certe e concrete dalla giustizia italiana, i bambini non spariscono nel nulla!”.
Piera Maggio e Pietro Pulizzi hanno scritto queste parole sul blog personale, ricordando con sommo dolore questi quattordici anni appena trascorsi dal rapimento della loro figlia Denise Pipitone a Mazara del Vallo (Trapani), quando non aveva neanche quattro anni.
“Rimaniamo in attesa, impantanati dentro delle verità nascoste, dietro l’omertà e la codardia di alcuni” –continua il messaggio- “a tutti coloro che sono stati coinvolti nel nostro caso, in ogni senso, poniamo una domanda: se fosse stata vostra figlia a ricevere tanto male, vi sareste rassegnati davanti a tanta immane crudeltà e ingiustizia?”.
Un messaggio di intimo dolore per un’incolmabile assenza, alimentata quotidianamente dalla speranza di poterla riabbracciare da un momento all’altro.
“Non avremo mai pace finché non ci sarà giustizia e verità, tanto meno l’ avranno i responsabili” – aggiungono i genitori della piccola Denise Pipitone – “ai mostri che vigliaccamente si sono macchiati di tale gesto, auguriamo che tutto il male procurato, come boomerang gli torni contro. I bambini non si toccano! Noi non molleremo e continueremo sempre a cercare Denise, FIGLIA NOSTRA E DELL’ ITALIA INTERA!”.
I processi
Tanti i processi che si sono susseguiti in questi anni, le accuse, le richieste di condanna e le assoluzioni.
Jessica Pulizzi, sorellastra di Denise Pipitone, è stata accusata del sequestro della piccola a seguito di una frase catturata nel corso di un’intercettazione ambientale in cui diceva: “Io a casa c’à purtai” (io a casa gliela portai).
Dopo un lungo e tortuoso processo di primo grado, con 44 udienze e una richiesta di condanna a 15 anni avanzata dai PM poiché vi erano “una serie di indizi chiari, univoci e convergenti inducono a ritenere che Jessica sia stata l’autrice del sequestro. È colpevole senza alcun dubbio. Anche se non può aver agito da sola”.
In data 27 giugno 2014, il Tribunale di Marsala la assolve dall’accusa di concorso nel sequestro della piccola Denise Pipitone, per mancanza di prove e per non aver commesso il fatto.
La Corte d’Appello di Palermo, in data 12 ottobre 2015, conferma l’assoluzione. Erano stati chiesti 15 anni di reclusione.
Il 19 aprile 2017 viene definitivamente assolta dall’accusa di aver rapito la sorellastra.
Il rapimento di Denise Pipitone
Dov’è Denise Pipitone? Chi l’ha rapita e perché?
Il 1 settembre 2004, alle ore 8.30, Piera Maggio si prepara per uscire di casa per recarsi al corso d’informatica che frequentava dal marzo dello stesso anno. Quella mattina, affida i suoi due bambini alla madre ed esce di casa.
Erano circa le 12.30, quando la chiamano per comunicarle che la piccola Denise era scomparsa e la stavano cercando.
Piera Maggio si precipita immediatamente a casa, in stato di agitazione e angoscia, consapevole del fatto che alla sua piccola le fosse successo qualcosa di grave.
Carabinieri, Polizia e tanti curiosi si accalcano lungo la strada: questa è la scena che si palesa davanti gli occhi di una mamma che in quel momento acquisisce piena consapevolezza della grave situazione che sta accadendo.
Gli inquirenti effettuano le prime ricerche negli appartamenti della famiglia: garage, stanze, armadi e nelle strade limitrofe ma l’esito è negativo.
Piera conosce bene la sua bambina e ripeteva continuamente agli inquirenti che non si sarebbe mai allontanata da sola perché era troppo piccola e non era autonoma.
Denise Pipitone abita in Via Domenico La Bruna, in periferia, nelle vicinanze del cimitero.
Il mercoledì mattina, a 500 metri in linea d’aria da casa, si svolgeva il mercato rionale.
Denise Pipitone non veniva lasciata mai da sola, nello stesso edificio abitavano anche tre cugini con cui giocava sempre.
Non amava camminare molto, era pigra e aveva tanta paura delle macchine e anche dei venditori ambulanti che a gran voce vendevano la merce al mercato rionale.
L’ultima traccia certa di Denise Pipitone risale alle ore 11.35, quando si trovava dentro casa e stava giocando nel garage-cucina sotto la supervisione della nonna che preparava il pranzo.
Quella mattina, Denise si è accorta della presenza del cuginetto e gli è corsa dietro ma quest’ultimo non si è accorto di essere seguito dalla bimba ed è entrato nella sua abitazione in Via Castagnola.
Dov’è Denise Pipitone oggi?
L’ultima persona ad aver visto Denise è stata la zia, che prima vede il viso della piccola attraverso la porta a specchio, poi invece la vede allontanarsi verso casa della nonna, dal lato di Via Domenico La Bruna, dove si perdono definitivamente le tracce.
Un sequestro lampo, un dramma che si consuma nell’arco di pochi minuti ma che dura ormai da quattordici anni.
Nessuno dice di aver visto e sentito nulla di strano in quelle ore. Numerose le segnalazioni che sopraggiungono dopo la scomparsa: il 18 ottobre 2004, una guardia giurata ha notato davanti una banca di Milano, presso cui prestava servizio, una gruppo di nomadi con una bambina che somigliava a Denise.
La piccola aveva il capo coperto da un cappuccio, malgrado ci fosse caldo in quella giornata.
L’uomo ha prontamente avvertito la Polizia, ma il gruppo di nomadi si è allontanato prima che arrivassero le volanti.
La guardia giurata ha registrato un video con il cellulare, in cui si sente la madre chiamare la piccola “Danàs” e lei rispondere in italiano: “Dove mi porti?”.
Gli esami svolti dai RIS dei Carabinieri hanno stabilito che la probabilità che quella bambina potesse essere Denise era alta.
Una delle ipotesi avvalorate in questi anni è l’affidamento di Denise ai rom in una seconda fase del sequestro.
Dov’è Denise? Chi l’ha sequestrata?
di Angelo Barraco
https://www.tpi.it/2018/08/31/denise-pipitone/
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14° anniversario scomparsa Denise, i genitori ringraziano istituzioni comunali per vicinanza
31 Ago 2018
I genitori di Denise Pipitone, Piero Pulizzi, e Piera Maggio, ringraziano per la vicinanza e la solidarietà espressa dal sindaco on. Nicola Cristaldi, e di tutta la Giunta del Consiglio Comunale di Mazara Del Vallo.
https://www.primapaginamazara.it/14-anniversario-scomparsa-denise-i-genitori-ringraziano-istituzioni-comunali-per-vicinanza/
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