Nella conversazione intercettata al commissariato di polizia di
Mazara dell'11 settembre del 2004, si sente Jessica Pulizzi dire
all'ex fidanzato Gaspare Ghaleb, (entrambi imputati nel processo per il
sequestro di Denise Pipitone): "Nun ci lu ricu dunni la misi" ("non
glielo dico dove l'ho messa", ndr). Successivamente, la sorellastra
della bambina, scomparsa il primo settembre 2004, sussurra alla madre, Anna
Corona, indagata in un'inchiesta parallela: "Ma 'a picciridda asciddrico'"
("ma la bambina e' scivolata", ndr). Lo ha rivelato il
perito fonico trascrittore Fulvio Schimmenti, teste della ventisettesima
udienza del processo che si celebra davanti al Tribunale di Marsala.
Schimmenti e' stato incaricato dalla Procura di Marsala di
trascrivere alcune conversazioni ambientali, ma delle frasi riportate oggi in
aula non c'e' traccia nella trascrizione effettuata da un altro perito, Roberto
Genovese, consulente del Tribunale. Nella versione di Genovese, al
posto dei passaggi citati si trova la dicitura "incomprensibile".
"Nella trascrizione di Genovese si incontrano 'gli incomprensibili' in
tutti i passaggi chiave della vicenda Pipitone" ha constatato l'avvocato
Giacomo Frazzitta, legale di Piera Maggio, madre di Denise. "Dissi a Genovese
di riascoltare ancora le tracce", ha aggiunto Schimmenti che ha inoltre
riferito un altro elemento rilevante: "Dall'intercettazione al
commissariato si evince anche che Jessica Pulizzi dopo aver sussurrato la nota
frase 'quannu era con Alice? pigghiai e a casa ci la purtai' ("quando
ero con Alice ho preso e gliela ho portata a casa", ndr), si accorse
della presenza di un microfono e ci picchetto' sopra col dito". Schimmenti
ha infine raccontato di una circostanza anomala. "Dopo aver trascritto le
tracce audio filtrate - ha detto - avevo salvato una copia dei file 'lavorati'
per averne un riscontro. Ma nel riascoltare, a distanza di tempo, le tracce
salvate, non sono riuscito piu' a sentire quello che avevo sentito prima.
Quelle tracce era come se non fossero state salvate con il filtraggio, come se
fossero gli originali. Riprovando a pulirle, non sono riuscito piu' a ottenere
lo stesso risultato. Alla fine effettuai il riascolto sulle tracce che mi
invio' Genovese".
LEGALE DELLA MADRE ACCUSA L'ISPETTORE DI POLIZIA DI FALSA
TESTIMONIANZA - "Chiediamo che si proceda per falsa testimonianza contro
l'ispettore Vincenzo Todaro". E' la richiesta avanzata, davanti
al Tribunale di Marsala dove e' ripreso il processo per il sequestro della
piccola Denise Pipitone, dall'avvocato Giacomo Frazzitta, legale di Piera
Maggio, madre della bambina scomparsa a Mazara del Vallo (Trapani) il primo
settembre 2004. Nel corso della deposizione resa oggi, secondo Frazzitta,
l'ispettore in servizio alla Squadra mobile di Trapani, e' caduto in varie
incongruenze.
L'investigatore, responsabile della sala intercettazioni, primo teste
dell'udienza del processo a Jessica Pulizzi, sorellastra per parte di padre di
Denise e accusata di concorso in sequestro, e dell'ex fidanzato Gaspare Ghaleb,
per false dichiarazioni al pm, si e' contraddetto riguardo all'intercettazione
ambientale effettuata il 24 novembre 2004, qualche mese dopo la scomparsa della
bambina, sullo scooter "Scarabeo" di Jessica Pulizzi, davanti alla
sua abitazione in via Pirandello a Mazara. Nella conversazione captata, di cui
oggi e' stata acquisita la trascrizione su richiesta di Frazzitta, si sente una
voce maschile dire: "Va pigghia a Denise. Ma Peppe, chi ti rissi?"
("Vai a prendere Denise, ma Peppe cosa ti ha detto?", ndr).
E un altro uomo rispondere: "Ma d'unni l'ha purtare?" ("Dove
la devo portare?", ndr). Todaro si e' smentito piu' volte nel
ricostruire questa circostanza, raccontando prima che il dialogo era stato
intercettato qualche secondo dopo che Jessica e sua sorella Alice (indagata di
reato connesso) parcheggiarono il motorino su cui le due avrebbero parlato di
"argomenti futili riguardanti le vacanze natalizie".
Poco dopo, pero', il poliziotto ha sostenuto che quel dialogo tra le
due sarebbe avvenuta "dopo il loro ingresso nell'abitazione" e che
proprio per il contenuto poco rilevante della conversazione, all'epoca
"non si prosegui' con la registrazione dell'intercettazione ambientale in
casa". A proposito dell'intercettazione tra i due uomini, invece,
l'ispettore ha riferito: "All'epoca abbiamo verificato al Comune se
c'erano altre bambine o ragazze a Mazara con il nome di Denise. Ho sentito
informalmente 13 persone, papa' di queste ragazze per verificare se per caso
fossero passati da via Pirandello quella sera e tutti hanno risposto
negativamente". Presenti in aula i genitori della piccola scomparsa
all'eta' di 4 anni, Piero Pulizzi e Piera Maggio. A seguito dei dissapori
avvenuti nella precedente udienza, il padre di Denise ha revocato il proprio
mandato all'avvocato Frazzitta, legale di Piera Maggio, e ha affidato
l'incarico all'avvocato Vito Perricone.
DENISE: MADRE, CHI OSTACOLA VERITA' E' COMPLICE SEQUESTRO -
"Chiunque non porti la verita' in quest'aula reitera e diventa complice
del sequestro di mia famiglia". Lo ha affermato Piera Maggio, madre di
Denise Pipitone, la bambina scompara a Mazara del Vallo (Trapani) il primo
settembre 2004, al termine della ventottesima udienza del processo per il
sequestro della piccola che si celebra davanti al Tribunale di Marsala e vede
imputati la sorellastra di Denise, Jessica Pulizzi, e l'ex fidanzato Gaspare
Ghaleb, accusati rispettivamente di concorso in sequestro e false dichiarazioni
ai Pm.
DENISE: JESSICA RENDERA' DICHIARAZIONI IN AULA A
GENNAIO -
Jessica Pulizzi rendera' dichiarazioni al processo in cui e' imputata del
sequestro della sorellastra Denise Pipitone, la bambina scomparsa a Mazara del
Vallo (Trapani) il primo settembre 2004. Lo ha annunciato uno dei suoi legali,
Fabrizio Torre, a conclusione dell'udienza odierna davanti al Tribunale di
Marsala. "Potrebbe essere ascoltata nell'udienza del 22 gennaio", ha
detto il presidente del collegio giudicante, Riccardo Alcamo. Oggi e' stato
sentito anche l'ex dirigente del commissariato di polizia di Mazara (Trapani)
Ruggiero Borzacchiello. "All'inizio pensavamo che si trattasse di una
scomparsa - ha detto in aula Borzachiello - e iniziammo la ricerca a partire da
via Domenico La Bruna (abitazione della piccola Denise Pipitone, ndr),
controllando anche la zona limitrofa con l'ausilio delle unita'
speleologiche". Le prossime udienze sono state fissate per l'11 e il 22
gennaio 2013. Nella ventottesima udienza saranno ascoltati il consulente Paolo
Agate e altri rappresentanti delle forze dell'ordine, ultimi testi citati dalla
pubblica accusa. Fonte: http://affaritaliani.libero.it/cronache/denise-poliziotto181212.html
Le prossime udienze sono fissate per il 11 e 22 gennaio 2013, giorno in cui Jessica Pulizzi, imputata del sequestro di Denise, renderà dichiarazioni al processo. Lo hanno dichiarato i suoi legali.
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