Il processo a Jessica Pulizzi e Gaspare Ghaleb, è stato avviato il 16 marzo 2010. si è protratto per 44 udienze, la sentenza è stata emessa il 27 giugno 2013, dopo 47 ore di camera di consiglio.
L'assoluzione per jessica pulizzi, e' stata pronunciata dal Trinunale, presieduto da
Riccardo Alcamo, in base al secondo comma dell'articolo 530 del
codice di procedura penale, cioe' perche' "manca, e'
insufficiente o e' contraddittoria la prova che il fatto
sussiste, che l'imputato lo ha commesso, che il fatto
costituisce reato o che il reato e' stato commesso da persona
imputabile". Invece è stato condannato a due anni l'ex fidanzato tunisino Gaspare Ghaleb, con l'art. 533 del c.p.p per false dichiarazioni ai magistrati.
La madre di Denise in lacrime "non smettero' mai di cercarla"
(AGI) - Trapani, 27 giu. - "Noi non smetteremo mai di cercare Denise.
Mia figlia deve essere trovata". Lo ha detto Piera Maggio, madre della
bambina scomparsa a Mazara del Vallo nove anni fa, dopo l'assoluzione della
sorellastra Jessica Pulizzi dall'accusa di sequestro.
"7 ANNI A BERLUSCONI E JESSICA ASSOLTA"
Il Tribunale di Marsala (Trapani) ha assolto Jessica Pulizzi, unica imputata
del sequestro di Denise Pipitone, la sua sorellastra scomparsa il primo
settembre del 2004 a Mazara del Vallo (Trapani). I giudici hanno inflitto due
anni all'ex fidanzato di Jessica, Gaspare Ghaleb, che era imputati solo di
false dichiarazioni al pm. Per Jessica Pulizzi la Procura aveva chiesto 15
anni, il massimo della pena, e per Ghaleb 5 anni e 4 mesi. Furiosi i genitori
di Denise. "Non c'e' giustizia". Sono le uniche parole con cui Pietro
Pulizzi ha commentato l'assoluzione della figlia, Jessica, dall'imputazione di
concorso in sequestro dell'altra figlia, Denise e nata dalla sua relazione
extraconiugale con Piera Maggio. La donna ha commentato distrutta: "A
Berlusconi vengono dati 7 anni. Qui per il sequestro di una bambina la persona
viene assolta nonostante indizi univoci e convergenti - ha detto Piera Maggio
-. Non credo piu' nella gistrizia". Poi ha aggiunto: "Oggi Denise e'
stata nuovamente sequestrata. Non smetto e non smettero' mai di dire che
Jessica e' colei che ha sequestrato Denise e che l'entourage la ha coperta.
Oggi non credo piu' nella giustizia. Sono adirata. C'e' qualcuno che ha
impedito di fare giustizia, ma non posso dire chi". Piera Maggio, madre
della bambina scomparsa Denise Pipitone, non accetta la sentenza assoluzione di
Jessica Pulizzi, dall'accusata di avere sequestrato la sorellastra, e nel
Tribunale di Marsala parlando con i giornalisti usa parole durissime:
"Denise e' diventata una questione di carriera per alcune persone. Quando
alcuni andranno in pensione mi daranno ragione per quello che penso".
Il Tribunale si era ritirato in camera di consiglio alle 11 di martedi'
dopo un processo durato tre anni e mezzo.
L'assoluzione e' stata pronunciata dal Trinunale, presieduto da Riccardo
Alcamo, in base al secondo comma dell'articolo 530 del codice di procedura
penale, cioe' perche' "manca, e' insufficiente o e' contraddittoria la
prova che il fatto sussiste, che l'imputato lo ha commesso, che il fatto
costituisce reato o che il reato e' stato commesso da persona imputabile".
Jessica Pulizzi, che oggi ha 26 anni e ne aveva 17 quando la sorellastra Denise
scomparve, non era in aula al momento della lettura del verdetto. C'era invece
Piera Maggio, madre di Denise, che si era costituita parte civile assieme a
Piero Pulizzi, padre di Jessica e di Denise, nata da una relazione
extraconiugale. La tesi della Procura, non accolta dal Tribunale, indicava il
movente del sequestro proprio nel rancore di Jessica Pulizzi nei confronti
della donna che le aveva sottratto l'affetto del padre.
LA MADRE ACCUSA, QUALCUNO HA IMPEDITO FARE GIUSTIZIA
"Oggi Denise e' stata nuovamente sequestrata. Non smetto e non
smettero' mai di dire che Jessica e' colei che ha sequestrato
Denise e che l'entourage la ha coperta. Oggi non credo piu'
nella giustizia. Sono adirata. C'e' qualcuno che ha impedito di
fare giustizia, ma non posso dire chi". Piera Maggio, madre
della bambina scomparsa Denise Pipitone, non accetta la
sentenza assoluzione di Jessica Pulizzi, dall'accusata di avere
sequestrato la sorellastra, e nel Tribunale di Marsala parlando
con i giornalisti usa parole durissime: "Denise e' diventata
una questione di carriera per alcune persone. Quando alcuni
andranno in pensione mi daranno ragione per quello che penso".
IL LEGALE DELLA MADRE, C'E' ANCORA UNA BAMBINA DA CERCARE
"Non dico che non c'e' giustizia. Siamo solo al primo grado e
abbiamo l'esempio di altri processi come quello sul caso
Garlasco in cui si e' dovuto attendere la Cassazione per avere
un po' di luce. Solo che a Garlasco c'e' stato un omicidio,
mentre qui c'e' una bambina che e' stata rubata. Lo ha detto
l'avvocato Giacomo Frazzitta, legale di parte civile per Piera
Maggio, la madre di Denise Pipitone, dopo l'assoluzione della
sorellastra Jessica Pulizzi, unica imputata del sequestro.
"C'e' una bambina da cercare", ha aggiunto Frazzitta, che ha
proseguito: La Procura di Marsala avra' ancora voglia di
cercare questa bambina? Chiedetelo al procuratore capo Alberto
Di Pisa". "Noi - ha proseguito il legale - esorteremo sia la
Procura di Marsala sia quella generale della Corte di Appello
di Palermo, con la quale abbiamo gia' tenuto un colloquio, ad
attenzionare questa sentenza e ad appellarsi". Frazzitta ha
lamentato l'assenza in aula del procuratore di Marsala alla
lettura della sentenza: "La sua presenza l'avremmo gradita -ha
detto l'avvocato- ci sono delle cose non scritte nel codice di
procedura penale, ma che si dovrebbero sentire".
L'avvocato ha poi ricordato che per la scomparsa di Denise
c'e' un'altra indagine aperta, e ha sottolineato: "Non vorrei
che questa assoluzione avesse un effetto boomerang
sull'indagine parallela che vede indagati Anna Corona, madre di
Jessica, e altri. C'e' ancora un giudice che deve decidere su
una richiesta di archiviazione". E Piera Maggio, sconfrontata e
sfiduciata, ha ribadito: "C'e' qualcuno che vuole catapultare
in fondo al fiume questo procedimento".
DENISE: PROCURATORE, PROBABILE L'APPELLO E INDAGINI
PROSEGUONO
"Attendiamo di leggere le motivazione della sentenza, ma e'
probabile che ricorreremo in appello", ha dichiarato il
procuratore capo di Marsala (Trapani) Alberto Di Pisa, dopo
l'assoluzione di Jessica Pulizzi. "Per noi -ha proseguito Di
Pisa- c'era una serie di indizi gravi, univoci e convergenti,
cementati da una casuale importante e uniti alla mancanza di un
alibi. Ma evidentemente il Tribunale ha ritenuto diversamente".
Il magistrato ha assicurato che "le indagini per ritrovare
Denise proseguono. Non sono mai cessate". Riguardo al
prosieguo dell'attivita' investigativa, il capo della Procura
ha aggiunto: "Continuano ad arrivarci segnalazioni di bambine
somiglianti a Denise su cui puntualmente abbiamo condotto degli
accertamenti che hanno dato pero' esito negativo. E ci sono due
procedimenti paralleli". Con un riferimento indiretto alla
polemica sollevata dalla parte civile, Di Pisa ha poi
affermato: "E' stato fatto tutto quello che era umanamente
possibile. Quella che si definisce inerzia e' in realta'
segreto istruttorio. L'aggressione mediatica ha fatto piu'
danni che altro, forse sarebbe stato meglio un po' piu' di
riservatezza". Riguardo infine alla sua assenza in aula al
momento della lettura della sentenza, sottolineata
dall'avvocato di Piera Maggio, Giacomo Frazzitta, Di Pisa ha
replicato: "Quando mai si e' visto un procuratore capo in aula?
Non ne vedo il motivo".
***
Denise Pipitone, assolta la
“sorellastra” Jessica: “Non c’entra con il sequestro”
La giovane era accusata di concorso nel presunto
rapimento della bambina scomparsa nel 2004. La Procura aveva chiesto il massimo
della pena: 15 anni. Condannato l'ex fidanzato Gaspare Ghaleb per false
dichiarazioni al pm
I giudici
del tribunale di Marsala hanno assolto Jessica Pulizzi, 26 anni,
che era accusata di concorso nel sequestro della “sorellastra” Denise
Pipitone, scomparsa da Mazara del Vallo (in provincia di Trapani) il
primo settembre 2004, quando aveva poco meno di 4 anni. I giudici, in camera di
consiglio da martedì scorso, hanno pronunciato invece sentenza di condanna di 2
anni di reclusione per l’ex fidanzato di Jessica, Gaspare Ghaleb,
imputato solo di false dichiarazioni a pm. La procura aveva chiesto per lui 5
anni e 4 mesi. Per la Pulizzi, invece, la richiesta dei pm Sabrina Carmazzi
e Francesca Rago era stata 15 anni di carcere, il massimo della
pena previsto per questo tipo di reato.
Jessica, che
oggi ha 26 anni e ne aveva 17 quando la sorellastra Denise scomparve, non era
in aula al momento della lettura del verdetto. C’era invece Piera Maggio,
madre di Denise, che si era costituita parte civile assieme a Piero Pulizzi,
padre di Jessica e di Denise, nata da una relazione extraconiugale. La tesi
della Procura, non accolta dal tribunale, indicava il movente del sequestro
proprio nel rancore di Jessica nei confronti della donna che le aveva sottratto
l’affetto del padre. Del collegio, con il presidente Riccardo Alcamo,
facevano parte i giudici Gianluigi Visco e Omar Gigi Modica. Il
tribunale è rimasto in camera di consiglio per 47 ore e ha letto la sentenza
nell’aula “Paolo Borsellino”, affollatissima di pubblico e di giornalisti.
L’avvocato Fabrizio
Torre, uno dei legali di Jessica Pulizzi, ha espresso la propria
soddisfazione per il verdetto: “E’ una sentenza giusta che interviene
all’esito di una lunghissima attività dibattimentale dove sono stati fatti
tutti gli approfondimenti necessari”. L’altro difensore, Gioacchino Sbacchi,
ha aggiunto: “Dirò a Jessica di viversi la sua vita serena e continuare
a lavorare e pensare alla sua bambina. E anche alla signora Corona, perché no”.
Poi un
commento alla formula assolutoria, che richiama l’insufficienza di prove: “Non diciamo
sciocchezze – ha aggiunto Sbacchi – l’assoluzione è l’assoluzione,
tanto che non può essere neppure impugnabile“.
”Oggi mia
figlia è come se fosse stata sequestrata di nuovo”. Con queste parole Piera
Maggio, madre di Denise commenta la decisione dei giudici di Marsala. E’
affranta, e spiega: “Si è arrivati all’assoluzione di Jessica nonostante i pm
avessero detto che gli indizi contro di lei fossero chiari,
univoci e convergenti – dice la donna – C’è qualcuno che vuole gettare in
fondo a un fiume questo procedimento”. E c‘è amarezza anche nelle parole di
Piero Pulizzi, padre sia di Jessica che di Denise Pipitone: “Non c’è
giustizia…non c’è giustizia”.
E i legali
di Piera Maggio annunciano di non arrendersi: “Avevamo messo in conto
anche l’assoluzione di Jessica Pulizzi, ma non ci fermiamo ed impugneremo
le motivazioni della sentenza – assicurano – presenteremo appello a
novembre. Per il collegio c’è stato un ragionevole dubbio, ossia
la prova non ha raggiunto il cento per cento di fondatezza e quindi
i giudici hanno ritenuto di non poter condannare Jessica”. Poi
l’aggiunta: “Sollecitiamo un maggiore vigore e più entusiasmo alle
Procure che adesso si occuperanno del processo di Denise. Finora riteniamo
che la linea seguita dalla Procura sia stata giusta e pensiamo che
bisogna proseguire in questa direzione”. Fonte: ilfattoquotidiano.it
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venerdì 28
giugno 2013
La scomparsa
di Denise Pipitone rimane senza un colpevole
La scomparsa
della piccola Denise Pipitone resta senza colpevole. Questa è l’unica certezza
all’interno di un mistero che con il passare del tempo, si fa sempre più fitto.
Una verità che ieri si è allontanata ancora una volta. La sentenza di primo
grado dei giudici del Tribunale di Marsala è arrivata come una bomba dopo nove
anni dalla scomparsa della piccola, tre anni e mezzo di processo e due giorni
di camera di consiglio. 48 ore per assolvere, per insufficienza di prove,
Jessica Pulizzi, unica imputata del sequestro della sorellastra Denise
Pipitone, la bambina di 4 anni sparita il primo settembre del 2004 a Mazara del
Vallo.
Per Gaspare Ghaleb, ex fidanzato di Jessica, imputato solo di false
dichiarazioni al pm, la condanna è stata invece di 2 anni. Il processo si era
aperto il 16 marzo 2010 dopo una lunga e complessa attività d´indagine in cui,
negli anni, si sono susseguiti undici Pm, da Luigi Boccia e Maria Angioni agli
attuali Sabrina Carmazzi e Francesca Rago. Per Jessica Pulizzi la Procura aveva
chiesto 15 anni, il massimo della pena, e per Ghaleb 5 anni e 4 mesi.
Ma oggi, all’indomani di questo “primo tempo” dove bisogna prendere atto della
sentenza, c’è chi afferma che le sentenze si discutono e fanno discutere. A
partire da Piera Maggio, mamma della piccola Denise,che ieri a caldo commentava
così: «Oggi mia figlia è come se fosse stata sequestrata di nuovo. e ha
continuato - Si è arrivati all´assoluzione di Jessica nonostante i pm avessero
detto che gli indizi contro di lei fossero chiari, univoci e convergenti.
Denise è diventata una questione di carriera per alcune persone. Quando alcuni
andranno in pensione mi daranno ragione– ha detto la donna ai cronisti - C´è
qualcuno che vuole gettare in fondo a un fiume questo procedimento ma io non
smetto e non smetterò mai di dire che Jessica è colei che ha sequestrato Denise
e che l´entourage l´ha coperta. Oggi non credo più nella giustizia. Sono
adirata».
Una sentenza che arriva come un fulmine a ciel sereno anche per l’avvocato
della donna, Giacomo Frazzitta «Non dico che non c´è giustizia, ma
probabilmente il Tribunale non ha ben compreso tutti gli elementi.
Solleciteremo la Procura di Marsala e anche la Procura generale di Palermo ad
esaminare il caso e a proporre appello alla sentenza». e ha aggiunto: «Non
vorrei che questa assoluzione abbia un effetto boomerang per il procedimento
che vede indagati Anna Corona (madre di Jessica Pulizzi) e altri, sul quale il
gip deve decidere sulla richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura».
«Probabilmente proporremo appello alla sentenza, ma prima dobbiamo leggere le
motivazioni».
Ha detto invece il procuratore di Marsala, Alberto Di Pisa, in merito alla
decisione del Tribunale di assolvere Jessica Pulizzi dall´accusa di concorso
nel sequestro della sorellastra Denise Pipitone. «Le indagini sul caso,
comunque, proseguono, come pure le ricerche della bambina – ha aggiunto il
procuratore - costantemente, infatti, valutiamo le varie segnalazioni di
avvistamenti che ci pervengono». Le motivazioni della sentenza saranno
depositate dal Tribunale entro 90 giorni.
Si attende, intanto, la pronuncia del gip Annalisa Amato, chiamata a decidere
sull´opposizione della parte civile alla richiesta di archiviazione, avanzata
dalla Procura, nel procedimento che vede indagati, sempre per concorso nel
sequestro di Denise, Anna Corona (madre di Jessica Pulizzi) e altri.«Non c´è
giustizia…non c’è giustizia» sono invece le uniche parole che riesce a
pronunciare Pietro Pulizzi per commentare l´assoluzione della figlia Jessica
dall´imputazione di concorso in sequestro dell´altra figlia. Fonte: trapaniOk