sabato 29 giugno 2013

Ripartiamo da capo....dopo 9 anni e 11 p.m. Che si sono susseguiti, presenteremo appello. “Sollecitiamo un maggiore vigore e più entusiasmo alle Procure che adesso si occuperanno del processo di Denise.

Ripartiamo da capo....dopo 9 anni e 11 p.m. Che si sono susseguiti -
Il legale di Piera Maggio e delle parti civili, annunciano di non arrendersi: “Avevamo messo in conto anche l’assoluzione di Jessica Pulizzi, ma non ci fermiamo ed impugneremo le motivazioni della sentenza che saranno depositate tra 90 gg.– assicurano – presenteremo appello a novembre. “Sollecitiamo un maggiore vigore e più entusiasmo alle Procure che adesso si occuperanno del processo di Denise. Finora riteniamo che la linea seguita dalla Procura sia stata giusta e pensiamo che bisogna proseguire in questa direzione”.

Qualche ottimo avvocato ha sostenuto che la sentenza di assoluzione ex art. 530 co. II non è appellabile, beh forse è una nuova norma varata adesso per l'occasione o forse ha studiato su un'altro codice, perchè in Italia le sentenza di assoluzione sono impugnabili, a maggior ragione quelle con la formula dubitativa.

Assolta sorellastra Denise Pipitone: il legale mamma Denise http://video.sky.it/news/cronaca/assolta_sorellastra_denise_pipitone_il_legale_mamma_denise/v163746.vid

venerdì 28 giugno 2013

PROCESSO JESSICA PULIZZI. RIEPILOGO DELLA SENTENZA DI ASSOLUZIONE CON FORMULA DUBITATIVA : emessa dal collegio del Tribunale di Marsala il 27 giugno 2013, presieduto da Riccardo Alcamo, facevano parte i giudici Gianluigi Visco e Omar Gigi Modica.


 Il processo a Jessica Pulizzi e Gaspare Ghaleb, è stato avviato il 16 marzo 2010. si è protratto per 44 udienze, la sentenza è stata emessa il 27 giugno 2013, dopo 47 ore di camera di consiglio.

L'assoluzione per jessica pulizzi, e' stata pronunciata dal Trinunale, presieduto da Riccardo Alcamo, in base al secondo comma dell'articolo 530 del codice di procedura penale, cioe' perche' "manca, e' insufficiente o e' contraddittoria la prova che il fatto sussiste, che l'imputato lo ha commesso, che il fatto costituisce reato o che il reato e' stato commesso da persona imputabile". Invece è stato condannato a due anni l'ex fidanzato tunisino Gaspare Ghaleb, con l'art. 533 del c.p.p per false dichiarazioni ai magistrati.

Il video della conferenza stampa di ieri al Tribunale di marsala, sul
Caso Denise, dopo la sentenza :
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=DnWjNDLhUCM

(DA ASCOLTARE) Assolta sorellastra Denise Pipitone: il legale mamma Denise http://video.sky.it/news/cronaca/assolta_sorellastra_denise_pipitone_il_legale_mamma_denise/v163746.vid


La madre di Denise in lacrime "non smettero' mai di cercarla"

(AGI) - Trapani, 27 giu. - "Noi non smetteremo mai di cercare Denise. Mia figlia deve essere trovata". Lo ha detto Piera Maggio, madre della bambina scomparsa a Mazara del Vallo nove anni fa, dopo l'assoluzione della sorellastra Jessica Pulizzi dall'accusa di sequestro.
"7 ANNI A BERLUSCONI E JESSICA ASSOLTA"
Il Tribunale di Marsala (Trapani) ha assolto Jessica Pulizzi, unica imputata del sequestro di Denise Pipitone, la sua sorellastra scomparsa il primo settembre del 2004 a Mazara del Vallo (Trapani). I giudici hanno inflitto due anni all'ex fidanzato di Jessica, Gaspare Ghaleb, che era imputati solo di false dichiarazioni al pm. Per Jessica Pulizzi la Procura aveva chiesto 15 anni, il massimo della pena, e per Ghaleb 5 anni e 4 mesi. Furiosi i genitori di Denise. "Non c'e' giustizia". Sono le uniche parole con cui Pietro Pulizzi ha commentato l'assoluzione della figlia, Jessica, dall'imputazione di concorso in sequestro dell'altra figlia, Denise e nata dalla sua relazione extraconiugale con Piera Maggio. La donna ha commentato distrutta: "A Berlusconi vengono dati 7 anni. Qui per il sequestro di una bambina la persona viene assolta nonostante indizi univoci e convergenti - ha detto Piera Maggio -. Non credo piu' nella gistrizia". Poi ha aggiunto: "Oggi Denise e' stata nuovamente sequestrata. Non smetto e non smettero' mai di dire che Jessica e' colei che ha sequestrato Denise e che l'entourage la ha coperta. Oggi non credo piu' nella giustizia. Sono adirata. C'e' qualcuno che ha impedito di fare giustizia, ma non posso dire chi". Piera Maggio, madre della bambina scomparsa Denise Pipitone, non accetta la sentenza assoluzione di Jessica Pulizzi, dall'accusata di avere sequestrato la sorellastra, e nel Tribunale di Marsala parlando con i giornalisti usa parole durissime: "Denise e' diventata una questione di carriera per alcune persone. Quando alcuni andranno in pensione mi daranno ragione per quello che penso".
  Il Tribunale si era ritirato in camera di consiglio alle 11 di martedi' dopo un processo durato tre anni e mezzo.
  L'assoluzione e' stata pronunciata dal Trinunale, presieduto da Riccardo Alcamo, in base al secondo comma dell'articolo 530 del codice di procedura penale, cioe' perche' "manca, e' insufficiente o e' contraddittoria la prova che il fatto sussiste, che l'imputato lo ha commesso, che il fatto costituisce reato o che il reato e' stato commesso da persona imputabile". Jessica Pulizzi, che oggi ha 26 anni e ne aveva 17 quando la sorellastra Denise scomparve, non era in aula al momento della lettura del verdetto. C'era invece Piera Maggio, madre di Denise, che si era costituita parte civile assieme a Piero Pulizzi, padre di Jessica e di Denise, nata da una relazione extraconiugale. La tesi della Procura, non accolta dal Tribunale, indicava il movente del sequestro proprio nel rancore di Jessica Pulizzi nei confronti della donna che le aveva sottratto l'affetto del padre. 
LA MADRE ACCUSA, QUALCUNO HA IMPEDITO FARE GIUSTIZIA
"Oggi Denise e' stata nuovamente sequestrata. Non smetto e non smettero' mai di dire che Jessica e' colei che ha sequestrato Denise e che l'entourage la ha coperta. Oggi non credo piu' nella giustizia. Sono adirata. C'e' qualcuno che ha impedito di fare giustizia, ma non posso dire chi". Piera Maggio, madre della bambina scomparsa Denise Pipitone, non accetta la sentenza assoluzione di Jessica Pulizzi, dall'accusata di avere sequestrato la sorellastra, e nel Tribunale di Marsala parlando con i giornalisti usa parole durissime: "Denise e' diventata una questione di carriera per alcune persone. Quando alcuni andranno in pensione mi daranno ragione per quello che penso".
IL LEGALE DELLA MADRE, C'E' ANCORA UNA BAMBINA DA CERCARE
"Non dico che non c'e' giustizia. Siamo solo al primo grado e abbiamo l'esempio di altri processi come quello sul caso Garlasco in cui si e' dovuto attendere la Cassazione per avere un po' di luce. Solo che a Garlasco c'e' stato un omicidio, mentre qui c'e' una bambina che e' stata rubata. Lo ha detto l'avvocato Giacomo Frazzitta, legale di parte civile per Piera Maggio, la madre di Denise Pipitone, dopo l'assoluzione della sorellastra Jessica Pulizzi, unica imputata del sequestro.
  "C'e' una bambina da cercare", ha aggiunto Frazzitta, che ha proseguito: La Procura di Marsala avra' ancora voglia di cercare questa bambina? Chiedetelo al procuratore capo Alberto Di Pisa". "Noi - ha proseguito il legale - esorteremo sia la Procura di Marsala sia quella generale della Corte di Appello di Palermo, con la quale abbiamo gia' tenuto un colloquio, ad attenzionare questa sentenza e ad appellarsi". Frazzitta ha lamentato l'assenza in aula del procuratore di Marsala alla lettura della sentenza: "La sua presenza l'avremmo gradita -ha detto l'avvocato- ci sono delle cose non scritte nel codice di procedura penale, ma che si dovrebbero sentire". L'avvocato ha poi ricordato che per la scomparsa di Denise c'e' un'altra indagine aperta, e ha sottolineato: "Non vorrei che questa assoluzione avesse un effetto boomerang sull'indagine parallela che vede indagati Anna Corona, madre di Jessica, e altri. C'e' ancora un giudice che deve decidere su una richiesta di archiviazione". E Piera Maggio, sconfrontata e sfiduciata, ha ribadito: "C'e' qualcuno che vuole catapultare in fondo al fiume questo procedimento".
 
DENISE: PROCURATORE, PROBABILE L'APPELLO E INDAGINI PROSEGUONO
"Attendiamo di leggere le motivazione della sentenza, ma e' probabile che ricorreremo in appello", ha dichiarato il procuratore capo di Marsala (Trapani) Alberto Di Pisa, dopo l'assoluzione di Jessica Pulizzi. "Per noi -ha proseguito Di Pisa- c'era una serie di indizi gravi, univoci e convergenti, cementati da una casuale importante e uniti alla mancanza di un alibi. Ma evidentemente il Tribunale ha ritenuto diversamente".
  Il magistrato ha assicurato che "le indagini per ritrovare Denise proseguono. Non sono mai cessate". Riguardo al prosieguo dell'attivita' investigativa, il capo della Procura ha aggiunto: "Continuano ad arrivarci segnalazioni di bambine somiglianti a Denise su cui puntualmente abbiamo condotto degli accertamenti che hanno dato pero' esito negativo. E ci sono due procedimenti paralleli". Con un riferimento indiretto alla polemica sollevata dalla parte civile, Di Pisa ha poi affermato: "E' stato fatto tutto quello che era umanamente possibile. Quella che si definisce inerzia e' in realta' segreto istruttorio. L'aggressione mediatica ha fatto piu' danni che altro, forse sarebbe stato meglio un po' piu' di riservatezza". Riguardo infine alla sua assenza in aula al momento della lettura della sentenza, sottolineata dall'avvocato di Piera Maggio, Giacomo Frazzitta, Di Pisa ha replicato: "Quando mai si e' visto un procuratore capo in aula? Non ne vedo il motivo".
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Denise Pipitone, assolta la “sorellastra” Jessica: “Non c’entra con il sequestro”
La giovane era accusata di concorso nel presunto rapimento della bambina scomparsa nel 2004. La Procura aveva chiesto il massimo della pena: 15 anni. Condannato l'ex fidanzato Gaspare Ghaleb per false dichiarazioni al pm
I giudici del tribunale di Marsala hanno assolto Jessica Pulizzi, 26 anni, che era accusata di concorso nel sequestro della “sorellastra” Denise Pipitone, scomparsa da Mazara del Vallo (in provincia di Trapani) il primo settembre 2004, quando aveva poco meno di 4 anni. I giudici, in camera di consiglio da martedì scorso, hanno pronunciato invece sentenza di condanna di 2 anni di reclusione per l’ex fidanzato di Jessica, Gaspare Ghaleb, imputato solo di false dichiarazioni a pm. La procura aveva chiesto per lui 5 anni e 4 mesi. Per la Pulizzi, invece, la richiesta dei pm Sabrina Carmazzi e Francesca Rago era stata 15 anni di carcere, il massimo della pena previsto per questo tipo di reato. 
Jessica, che oggi ha 26 anni e ne aveva 17 quando la sorellastra Denise scomparve, non era in aula al momento della lettura del verdetto. C’era invece Piera Maggio, madre di Denise, che si era costituita parte civile assieme a Piero Pulizzi, padre di Jessica e di Denise, nata da una relazione extraconiugale. La tesi della Procura, non accolta dal tribunale, indicava il movente del sequestro proprio nel rancore di Jessica nei confronti della donna che le aveva sottratto l’affetto del padre. Del collegio, con il presidente Riccardo Alcamo, facevano parte i giudici Gianluigi Visco e Omar Gigi Modica. Il tribunale è rimasto in camera di consiglio per 47 ore e ha letto la sentenza nell’aula “Paolo Borsellino”, affollatissima di pubblico e di giornalisti.
L’avvocato Fabrizio Torre, uno dei legali di Jessica Pulizzi, ha espresso la propria soddisfazione per il verdetto: “E’ una sentenza giusta che interviene all’esito di una lunghissima attività dibattimentale dove sono stati fatti tutti gli approfondimenti necessari”. L’altro difensore, Gioacchino Sbacchi, ha aggiunto: “Dirò a Jessica di viversi la sua vita serena e continuare a lavorare e pensare alla sua bambina. E anche alla signora Corona, perché no”.
Poi un commento alla formula assolutoria, che richiama l’insufficienza di prove: “Non diciamo sciocchezze –  ha aggiunto Sbacchi – l’assoluzione è l’assoluzione, tanto che non può essere neppure impugnabile“.
”Oggi mia figlia è come se fosse stata sequestrata di nuovo”. Con queste parole Piera Maggio, madre di Denise commenta la decisione dei giudici di Marsala. E’ affranta, e spiega: “Si è arrivati all’assoluzione di Jessica nonostante i pm avessero detto che gli indizi contro di lei fossero chiari, univoci e convergenti – dice la donna – C’è qualcuno che vuole gettare in fondo a un fiume questo procedimento”. E c‘è amarezza anche nelle parole di Piero Pulizzi, padre sia di Jessica che di Denise Pipitone: “Non c’è giustizia…non c’è giustizia”. 
E i legali di Piera Maggio annunciano di non arrendersi: “Avevamo messo in conto anche l’assoluzione di Jessica Pulizzi, ma non ci fermiamo ed impugneremo le motivazioni della sentenza – assicurano – presenteremo appello a novembre. Per il collegio c’è stato un ragionevole dubbio, ossia la prova non ha raggiunto il cento per cento di fondatezza e quindi i giudici hanno ritenuto di non poter condannare Jessica”. Poi l’aggiunta: “Sollecitiamo un maggiore vigore e più entusiasmo alle Procure che adesso si occuperanno del processo di Denise. Finora riteniamo che la linea seguita dalla Procura sia stata giusta e pensiamo che bisogna proseguire in questa direzione”. Fonte: ilfattoquotidiano.it
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venerdì 28 giugno 2013
La scomparsa di Denise Pipitone rimane senza un colpevole
La scomparsa della piccola Denise Pipitone resta senza colpevole. Questa è l’unica certezza all’interno di un mistero che con il passare del tempo, si fa sempre più fitto. Una verità che ieri si è allontanata ancora una volta. La sentenza di primo grado dei giudici del Tribunale di Marsala è arrivata come una bomba dopo nove anni dalla scomparsa della piccola, tre anni e mezzo di processo e due giorni di camera di consiglio. 48 ore per assolvere, per insufficienza di prove, Jessica Pulizzi, unica imputata del sequestro della sorellastra Denise Pipitone, la bambina di 4 anni sparita il primo settembre del 2004 a Mazara del Vallo.

Per Gaspare Ghaleb, ex fidanzato di Jessica, imputato solo di false dichiarazioni al pm, la condanna è stata invece di 2 anni. Il processo si era aperto il 16 marzo 2010 dopo una lunga e complessa attività d´indagine in cui, negli anni, si sono susseguiti undici Pm, da Luigi Boccia e Maria Angioni agli attuali Sabrina Carmazzi e Francesca Rago. Per Jessica Pulizzi la Procura aveva chiesto 15 anni, il massimo della pena, e per Ghaleb 5 anni e 4 mesi.

Ma oggi, all’indomani di questo “primo tempo” dove bisogna prendere atto della sentenza, c’è chi afferma che le sentenze si discutono e fanno discutere. A partire da Piera Maggio, mamma della piccola Denise,che ieri a caldo commentava così: «Oggi mia figlia è come se fosse stata sequestrata di nuovo. e ha continuato - Si è arrivati all´assoluzione di Jessica nonostante i pm avessero detto che gli indizi contro di lei fossero chiari, univoci e convergenti. Denise è diventata una questione di carriera per alcune persone. Quando alcuni andranno in pensione mi daranno ragione– ha detto la donna ai cronisti - C´è qualcuno che vuole gettare in fondo a un fiume questo procedimento ma io non smetto e non smetterò mai di dire che Jessica è colei che ha sequestrato Denise e che l´entourage l´ha coperta. Oggi non credo più nella giustizia. Sono adirata».

Una sentenza che arriva come un fulmine a ciel sereno anche per l’avvocato della donna, Giacomo Frazzitta «Non dico che non c´è giustizia, ma probabilmente il Tribunale non ha ben compreso tutti gli elementi. Solleciteremo la Procura di Marsala e anche la Procura generale di Palermo ad esaminare il caso e a proporre appello alla sentenza». e ha aggiunto: «Non vorrei che questa assoluzione abbia un effetto boomerang per il procedimento che vede indagati Anna Corona (madre di Jessica Pulizzi) e altri, sul quale il gip deve decidere sulla richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura». «Probabilmente proporremo appello alla sentenza, ma prima dobbiamo leggere le motivazioni».

Ha detto invece il procuratore di Marsala, Alberto Di Pisa, in merito alla decisione del Tribunale di assolvere Jessica Pulizzi dall´accusa di concorso nel sequestro della sorellastra Denise Pipitone. «Le indagini sul caso, comunque, proseguono, come pure le ricerche della bambina – ha aggiunto il procuratore - costantemente, infatti, valutiamo le varie segnalazioni di avvistamenti che ci pervengono». Le motivazioni della sentenza saranno depositate dal Tribunale entro 90 giorni.

Si attende, intanto, la pronuncia del gip Annalisa Amato, chiamata a decidere sull´opposizione della parte civile alla richiesta di archiviazione, avanzata dalla Procura, nel procedimento che vede indagati, sempre per concorso nel sequestro di Denise, Anna Corona (madre di Jessica Pulizzi) e altri.«Non c´è giustizia…non c’è giustizia» sono invece le uniche parole che riesce a pronunciare Pietro Pulizzi per commentare l´assoluzione della figlia Jessica dall´imputazione di concorso in sequestro dell´altra figlia. Fonte: trapaniOk

giovedì 27 giugno 2013

Caso Denise: Ripartiamo da capo....dopo 9 anni e 11 p.m.


 Avv. Giacomo frazzitta, legale di Piera maggio
Caso Denise: assolta Jessica Pulizzi dal reato di sequestro di minorenne ex art. 530 co. II ( “il giudice pronuncia sentenza di assoluzione anche quando manca, è insufficiente, o è contraddittoria la prova.” ) mentre il coimputato per false dichiarazioni al P.M. è stato condannato alla pena di anni 2 di reclusione ( le false dichiarazioni al pm sarebbero che il Galheb ha nascosto le informazioni sul sequestro di Denise Pipitone rivelate da Jessica e non solo queste) ...tutto abbastanza chiaro ....o forse è meglio attendere le motivazioni della sentenza che saranno depositate tra 90 gg. . Ripartiamo da capo....dopo 9 anni e 11 p.m. Che si sono susseguiti e che dunque verrebbe da dire hanno sbagliato strada? ...io non credo ..ma bisogna rispettare sia i P.M. che i Giudici.
Qualche ottimo avvocato ha sostenuto che la sentenza di assoluzione ex art. 530 co. II non è appellabile, beh forse è una nuova norma varata adesso per l'occasione o forse ha studiato su un'altro codice, perchè in Italia le sentenza di assoluzione sono impugnabili, a maggior ragione quelle con la formula dubitativa. Buon pomeriggio

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I legali di Piera Maggio annunciano di non arrendersi: “Avevamo messo in conto anche l’assoluzione di Jessica Pulizzi, ma non ci fermiamo ed impugneremo le motivazioni della sentenza – assicurano – presenteremo appello a novembre. “Sollecitiamo un maggiore vigore e più entusiasmo alle Procure che adesso si occuperanno del processo di Denise. Finora riteniamo che la linea seguita dalla Procura sia stata giusta e pensiamo che bisogna proseguire in questa direzione”.